Category Archives: Recanati

Recanati – vicino alla casa di Giacomo Leopardi

PALAZZO DELLA CASA PICCOLA

{titolo}PALAZZO DELLA CASA PICCOLA{finetitolo}

{descrizione}Palazzo della Casa Piccola Recanati {finedescrizione}

{titolo_en}PALAZZO DELLA CASA PICCOLA{finetitolo_en}

{descrizione_en}Della Casa Piccola Palace in Recanati {finedescrizione_en}

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PALAZZO MASUCCI MAZZAGALLI

{titolo}PALAZZO MASUCCI MAZZAGALLI{finetitolo}

{descrizione}Costruzione in mattone cotto, con ornamenti in pietra; il disegno viene attribuito a Giuliano da Majano (fine 1400). Lo stemma sovrastante il portone è dei Massucci della Stella, una delle più antiche e importanti famiglie nobili, ora estinta.{finedescrizione}

{titolo_en}MASUCCI MAZZAGALLI PALACE{finetitolo_en}

{descrizione_en}Brick construction, with stone ornaments; the design is attributed to Giuliano da Majano (late 1400). The coat of arms above the door is of Massucci della Stella, one of the most ancient and important noble families, now extinct.{finedescrizione_en}

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PROTA MARIA

{titolo}PROTA MARIA{finetitolo}

{descrizione}Porta Marina: costruita nel 1782 in occasione del passaggio di Pio VI dall’architetto vanvitelliano Francesco Maria Ciaffoni (1720-1802). Il busto bronzeo del Papa fatto dal Giuseppe Valadier e le iscrizioni in oro furono depredate dai francesi. Lo stemma dei Braschi fu invece abbattuto nel 1860.{finedescrizione}

{titolo_en}MARINE GATE{finetitolo_en}

{descrizione_en}Marine Gate: built in 1782 on the occasion of the passage of Pius VI by the vanvitelliano architect Francesco Maria Ciaffoni (1720-1802). The bronze bust of the Pope made by Giuseppe Valadier and the inscriptions in gold were plundered by the French. The coat of arms of the Braschi was instead demolished in 1860.{finedescrizione_en}

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CHIESA DI SAN VITO

{titolo}CHIESA DI SAN VITO{finetitolo}

{descrizione}Risale al secolo XI, rifatta e ampliata nel sec. XV e XVII. La facciata semplice e vigorosa in cotto con colonne dicromatiche a spirale è del Vanvitelli. L´interno a tre navate è un rifacimento della seconda metà del sec. XVII di Pierpaolo Jacometti.{finedescrizione}

{titolo_en}CHURCH OF SAINT VITUS{finetitolo_en}

{descrizione_en}It dates back to the 11th century, rebuilt and expanded in the 15th and 17th centuries. The simple and vigorous terracotta façade with spiral dichromatic columns is by Vanvitelli. The interior with three naves is a remake of the second half of the 17th century by Pierpaolo Jacometti.{finedescrizione_en}

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PALAZZO CECCARONI

{titolo}PALAZZO CECCARONI{finetitolo}

{descrizione}Settecentesco palazzo, già Massucci, costruito su edifici trecenteschi su disegno dell’architetto Carlo Orazio Leopardi. Fu l’abitazione del grande ceramista recanatese Rodolfo Ceccaroni.{finedescrizione}

{titolo_en}CECCARONI PALACE{finetitolo_en}

{descrizione_en}The 18th-century building, formerly Massucci, built on 14th-century buildings on the design of the architect Carlo Orazio Leopardi, was the home of the great recanatese ceramist Rodolfo Ceccaroni.{finedescrizione_en}

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COMPLESSO SANT’AGOSTINO E TORRE DEL PASSERO SOLITARIO

{titolo}COMPLESSO SANT’AGOSTINO E TORRE DEL PASSERO SOLITARIO{finetitolo}

{descrizione}E’ uno dei Palazzi più belli della città appartenuto alla famiglia dei marchesi Roberti, ora Carancini. Il prospetto fu rifatto nel ´600, su disegno di Ferdinando Bibbiena, in cotto con decorazioni in travertino. Sempre del Bibbiena è il disegno dell´atrio di ingresso e della scala maestosa che è la più ampia e tra le più belle che si possono vedere a Recanati.
{finedescrizione}

{titolo_en}SAINT AUGUSTINE COMPLEX AND TOWER OF SOLITARY SPARROW{finetitolo_en}

{descrizione_en}It is one of the most beautiful palaces in the city that belonged to the family of the Marquis Roberti, now Carancini. The façade was rebuilt in the ‘600, designed by Ferdinando Bibbiena, in terracotta with travertine decorations. By Bibbiena it is also the design of the entrance hall and the majestic staircase that is the largest and among the most beautiful that can be seen in Recanati.
{finedescrizione_en}

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PALAZZO CARANCINI ROBERTI

{titolo}PALAZZO CARANCINI ROBERTI{finetitolo}

{descrizione}E’ uno dei Palazzi più belli della città appartenuto alla famiglia dei marchesi Roberti, ora Carancini. Il prospetto fu rifatto nel ´600, su disegno di Ferdinando Bibbiena, in cotto con decorazioni in travertino. Sempre del Bibbiena è il disegno dell´atrio di ingresso e della scala maestosa che è la più ampia e tra le più belle che si possono vedere a Recanati.{finedescrizione}

{titolo_en}CARANCINI ROBERTI PALACE{finetitolo_en}

{descrizione_en}It is one of the most beautiful palaces in the city that belonged to the family of the Marquis Roberti, now Carancini. The façade was rebuilt in the ‘600, designed by Ferdinando Bibbiena, in terracotta with travertine decorations. By Bibbiena it is also the design of the entrance hall and the majestic staircase that is the largest and among the most beautiful that can be seen in Recanati.{finedescrizione_en}

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PALAZZO MALPELI

{titolo}PALAZZO MALPELI{finetitolo}

{descrizione}Edificio del ´400. Caratteristici i quattro archi murati in cotto.{finedescrizione}

{titolo_en}MALPELI PALACE{finetitolo_en}

{descrizione_en}A 15th –century building. The four arches walled up in terracotta are characteristic.{finedescrizione_en}

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PALAZZO VENIERI

{titolo}PALAZZO VENIERI{finetitolo}

{descrizione}L’edificio fu fatto erigere dal Cardinal Venieri su disegno di Giuliano da Majano, il quale diresse anche i lavori di costruzione. Il palazzo, situato sul punto più alto della zona centrale di Recanati e a cavallo delle mura urbiche, fu concepito come una costruzione a metà tra residenza e castello urbano. Nell’agosto del 1497 la morte del cardinale pose fine ai lavori del palazzo, che rimase così incompiuto. Nel XVIII secolo i nuovi proprietari ripresero i lavori e il palazzo assunse un nuovo aspetto, quello che conserva tuttora: venne innalzato un altro piano e le logge e gli archi del portico, con colonne in pietra d’Istria e raffinati capitelli con lo stemma cardinalizio, vennero chiusi nella facciata. Il cortile interno, che conserva ancora il disegno originale, si apre ad ali sul paesaggio collinare seguendo un modello che si riscontra frequentemente nelle architetture rinascimentali marchigiane; un arco-balcone si affaccia sulla fascia costiera e sopra di esso spicca un orologio con l’iscrizione «Volat irreparabile tempus». A Palazzo Venieri furono ospiti due Papi, Paolo III nel 1539 e Pio VII nel 1814. Con questo palazzo Giuliano da Majano sperimentò la soluzione che poi rimise in atto con la Villa di Poggioreale costruita per Alfonso d’Aragona a Napoli. Di fronte al palazzo una delle zone verdi della città, i giardini pubblici, che si snodano su tre livelli e aprono un vasto sguardo sull’Appenino e l’entroterra marchigiano. | Difronte al palazzo si trovano i Giardini Pubblici.{finedescrizione}

{titolo_en}VENIERI PALACE{finetitolo_en}

{descrizione_en}The building was erected by Cardinal Venieri made to a design by Giuliano da Majano, who also directed the construction work. The palace, located on the highest point of the central area of Recanati and straddling the city walls, was conceived as a building halfway between residence and urban castle. In August 1497, the cardinal’s death ended the works of the palace, which remained this way unfinished. In the 18th-century the new owners resumed the works and the building took on a new appearance, the one that still retains: another floor was raised and the loggias and arches of the portico, with columns of Istrian stone and refined capitals with the cardinal’s coat of arms , were closed in the facade. The internal courtyard, which still preserves the original design, opens up to wings on the hilly landscape following a model that is frequently found in the Renaissance architectures of the Marche region; an arch-balcony overlooks the coastal strip and above it stands a clock with the inscription «Volat irreparabile tempus». Two Popes were invited to Venieri Palace, Paul III in 1539 and Pius VII in 1814. With this palace Giuliano da Majano experimented the solution that he then implemented with the Villa of Poggioreale built for Alfonso d’Aragona in Naples. In front of the building there is one of the green areas of the city, the public gardens, which are on three levels and open a wide view of the Apennines and the Marche hinterland. | In front of the building are the Public Gardens.{finedescrizione_en}

{elenco_scorrevoli}https://www.osteriavialeopardi.it/osteria-via-leopardi/wp-content/uploads/2018/11/venieri2.jpg{fine_scorrevoli}

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TEATRO GIUSEPPE PERSIANI E MUSEO BENIAMINO GIGLI

{titolo}TEATRO GIUSEPPE PERSIANI E MUSEO BENIAMINO GIGLI{finetitolo}

{descrizione}Il Teatro Persiani di Recanati sorse per volontà del Conte Monaldo Leopardi, padre di Giacomo.Venne inaugurato nel 1840 col nome di Teatro Nuovo. La sala fu disegnata dal Bandoni e prevedeva una curva a ferro di cavallo con quattro ordini di palchi. Le decorazioni furono eseguite dai Sangiorgesi Saverio ed Eusebio Basili e le scene furono opera del pittore-scenografo faentino Romolo Liverani. Soltanto nel 1898, in occasione del primo centenario della morte di Giacomo Leopardi, il teatro venne dedicato al celebre violinista recanatese, compositore di fama internazionale, Giuseppe Persiani. Nel 1999 sono iniziati cospicui lavori di restauro del teatro, terminati nel 2003, che hanno riportato alla luce tutto l’antico splendore delle strutture e delle decorazioni. MUSEO: Il museo Gigli è stato realizzato in stile neoclassico su progetto di Pietro Collina e modificato dagli interventi dell’architetto Gaetano Koch che permisero le realizzazioni dello scalone di rappresentanza e dell’Aula Magna. Venne interamente restaurato in occasione del Primo Centenario Leopardiano le cui celebrazioni furono inaugurate nel 1898 da Giosuè Carducci. Il museo dedicato a Beniamino Gigli venne inaugurato nel 1961.{finedescrizione}

{titolo_en}GIUSEPPE PERSIANI THEATER AND BENIAMINO GIGLI MUSEUM {finetitolo_en}

{descrizione_en}The Persiani Teatro of Recanati was built by the will of Count Monaldo Leopardi, Giacomo’s father. It was inaugurated in 1840 with the name of Teatro Nuovo. The hall was designed by Bandoni and provided for a horseshoe bend with four tiers of boxes. The decorations were performed by the Sangiorgesi Saverio and Eusebio Basili and the scenes were the work of the Faenza painter-set designer Romolo Liverani. Only in 1898, on the occasion of the first centenary of the death of Giacomo Leopardi, the theater was dedicated to the famous Recanati violinist, internationally renowned composer, Giuseppe Persiani. In 1999, considerable restoration works began on the theater, completed in 2003, which reported in the light all the ancient splendor of the structures and decorations. MUSEUM: The Gigli Museum was built in neoclassical style on a project by Pietro Collina and modified by the interventions of the architect Gaetano Koch that allowed the realization of the staircase of representation and the Aula Magna. It was completely restored on the occasion of the First Leopardi Centenary whose celebrations were inaugurated in 1898 by Giosuè Carducci. The museum dedicated to Beniamino Gigli was inaugurated in 1961.{finedescrizione_en}

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