Descrizione
MUSEO VILLA COLLOREDO MEIS
Villa Colloredo Mels prende il suo nome dal casato friulano dei Colloredo, arrivati nelle Marche nel Seicento, ma era già residenza dei nobili Flamini come si legge in “Colloredo, una famiglia e un castello nella storia europea” di Gian Camillo Custoza:“Con il matrimonio di Fabio di Colloredo con Maria Teresa Flaminj nel 1728, la villa Flaminj di Recanati fece parte del patrimonio Colloredo per oltre due secoli sino a Rodolfo (1879-1961) che la lasciò in eredità alla Casa di Loreto assieme all’azienda agricola. Nel 1953 aveva donato ai Civici musei di Udine la collezione numismatica, l’armeria e sei dipinti raffiguranti personaggi Colloredo”.Di impianto medievale, l’edificio assunse la fisionomia di Palazzo verso la fine del 500, diventando oggetto di continue trasformazioni nei secoli seguenti fino ad ottenere l’aspetto attuale in età neoclassica. Dal 1998, il palazzo ospita i musei civici di Recanati, articolati in varie sezioni con testimonianze che documentano la storia e l’arte di Recanati dalla preistoria ai giorni nostri. La sezione archeologica permette di conoscere l’ organizzazione di una comunità neolitica che visse in quest’area e che scomparve durante l’età del ferro. La pinacoteca, che conserva capolavori del Trecento e Quattrocento come le tavole di Pietro Domenico da Montepulciano e di Ludovico da Siena, è famosa soprattutto per il corpus di opere straordinarie del pittore veneto Lorenzo Lotto (1490-1556). Si spazia quindi da un suo capolavoro giovanile come il Polittico di San Domenico (1508) all’affascinante Trasfigurazione, influenzata dal Raffaello ma di totale impostazione anticlassica, per finire con l’indimenticabile Annunciazione, capolavoro assoluto del Maestro. La sezione di Pittura Moderna raccoglie una collezione di opere di artisti locali quali l’incisore Giacomo Braccialarghe ed il restauratore e critico d’arte Biagio Biagetti.